Ars Ludica: Best of 2007

___Ovvero, esempio di critica videoludica ideologicamente corretta.
Nonostante il 2007 sia stato un anno di mm... magra, diciamo, sotto il profilo videoludico, Ars Ludica tira fuori i cojones e ci consegna questa lista (non classifica, badate bene) dei migliori titoli dell'annata.

___Andate a leggervi questa lista e ogni classifica videoludica vi apparirà come una marchetta da due soldi per soddisfare il fanboy di turno.
Immagini enormi, in cui ti ci faresti il bagno, con numerose pescate nell'indie gaming e commenti appassionati: Karat e Joe Slap sanno come consolare anche i più brontoloni sulle sorti di questo 2007 videoludico.

___E ora accattateve il link:
Best of 2007 - In rigoroso ordine alfabetico

Firma per una Virtual Console a 60 hz

___Mai dare nulla per scontato.
Così come io mi sento obbligato di informare i meno attenti su che cosa sia la Virtual Console per Nintendo Wii, ossia un servizio online a pagamento (tramite ricariche acquistabili in negozi specializzati) che permette di giocare a un'intera lista di titoli cult dal NES, passando per il Megadrive, il Super NES, il PC Engine, alcuni arcade fino addirittura al Nintendo 64, così Nintendo dovrebbe sentirsi obbligata a ricompensare noi Europei per aver alimentato le casse dell'industria videoludica da vent'anni a questa parte giocando con videogames a 50 hz.

___Questo voleva dire sciropparsi a schermo due belle bande nere su ogni sistema denominato "PAL", nonché subire un sensibile calo nella velocità di gioco. Le musiche di Sonic the Hedgehog, per fare un esempio, suonano a un ritmo più lento rispetto all'originale NTSC, standard comune ad Americani e Giapponesi. Noi Europei, molti anni fa, eravamo sprovvisti di televisori in grado di supportare un segnale video a 60 hz: per questo i videogiochi originali venivano adattati in velocità e risoluzione, di norma con i risultati di cui sopra.

___Ma oggi è assurdo: alle soglie del 2008 il videogiocatore medio europeo è fornito di un televisore in grado di supportare 50, 60, 100 hz, se non di LCD full-hd, sedici noni e altre diavolerie del genere.

___E allora perché, Nintendo, hai deciso di offrire a noi Europei quelle stesse versioni a 50 hz che abbiamo dovuto sopportare perché privi di ogni alternativa?
Oggi volendo possiamo benissimo ignorare la Virtual Console e buttarci a pesce sull'emulatore di turno. Ma siccome esiste una possibilità per avere una macchina multipiattaforma nella piena legalità, che almeno sia fatta come Dio comanda.
Non si tratta di un insormontabile inghippo legale, ragazzi: Sin and Punishment, mai uscito in Europa, da un po' di tempo ha fatto capolino nel catalogo PAL di Virtual Console.

___E non è tutto: oltre al danno, ci si mette anche la beffa. I Wii Points, necessari per acquistare i titoli della Virtual Console, sono più cari per noi Europei.
Se qui 2000 Wii Points ci costano 20 Euro, è chiaro che negli Stati Uniti debbano costare 20 dollari: al cambio attuale, poco meno di 14 Euro. I Giapponesi del resto pagano ancora meno, poco più di 12 Euro, visto che i Wii Points corrispondono esattamente agli Yen da versare.

___In parole povere, paghiamo molto di più per avere di meno.

___L'unico punto da prendere in considerazione è, ovviamente, la richiesta di noi utenti. E sì che ci potranno anche essere dei nostalgici accaniti che non desiderano altro di rivedere le bande nere e la musica rallentata, ma se come me ne hai piene le tasche di far parte del terzo mondo del mercato videoludico firma la petizione online per una Virtual Console a 60 hz!

Clicca qui per firmare la petizione per una Virtual Console a 60 hz

___E grazie a chiunque contribuirà.

Final Fantasy VII: epopea trascendentale

___E' dura ricordare Final Fantasy VII.
Per vari motivi.

___Un po' perché ci si sbavava sopra da parecchio. Megakolossal ruolistico nipponico, serie storica, prima volta su cd-rom, poligoni, grafica renderizzata, immaginario cyberpunk. Ci si sbavava insomma, e non usciva mai.

___Si diceva che avrebbero censurato di qua e di là. E intanto si sbavava. Ti facevano vedere gli screen di Midgar. E tu sbavavi. Ti mostravano Cloud Strife su un motorone megalitico e uno spadone più grande di lui. Poi un compare massiccio con un braccio bionico. Poi una tizia con ghiandole mammarie spropositate. E allora la salivazione si azzerava, per poi riprendere copiosa sulle pagine patinate della rivista preferita.

___All'improvviso uscì la versione USA (almeno per me, che avevo solo vaghe informazioni cartacee), e di botto un amico di mio fratello (sì, lo stesso di Xenogears) se lo era fatto procurare masterizzato. Io non lo vidi, ma mio fratello, allora tredicenne, mi raccontava di questo & quello, dei combattimenti, del materia system, di Sephiroth: io non capivo molto, ma a furia di sbavare mi stavo disidratando.

___Finalmente arrivò il momento in cui lo trovai in un negozio di elettrodomestici, versione PAL. Mi ricorderò sempre che il commesso mi disse che il gioco era in inglese. Mi ricorderò sempre che gli risposi "basta che non sia in giapponese", reduce da trascorsi di sedicibittiana memoria.

___E che dire poi? Chiudiamo un occhio sulla lentezza della versione PAL e diciamo che Final Fantasy VII trascende, e manco si sa bene cosa, come e perché. Sì, si può anche fare un discorsetto razionale, ma non gli renderebbe certo giustizia.
E poi qui c'è spazio per una sola parola, sperando di azzeccare quella giusta: Epopea.

___Io sono convinto che quando i creatori di un'opera sono totalmente motivati ed entusiasti del proprio lavoro riescono sempre ad infondere la stessa passione ed emozione allo spettatore.

___E visto che in un videogame non siamo solo spettatori, ma anche protagonisti, il coinvolgimento a volte sa arrivare a livelli inimmaginabili.

Xenogears: kolossal nippo-RPG

___Xenogears.
Anno 1998. Ricordo che avevo due numeri di Super Console 100% Playstation aperti sul parquet della camera.

___Saga Frontier o Xenogears? I voti erano simili. Il primo costava meno, il secondo di più, era uscito da poco. Dalla recensione si capiva abbastanza bene di che pasta fosse fatto Xenogears, più confuso appariva Saga Frontier.

___Fortunatamente scelsi il titolo giusto. Saga Frontier riuscii a provarlo più avanti con una certa delusione. Xenogears invece fu un profondo tuffo in una di quelle mitologie videoludo-anime-techno-fantasy della durata di ottanta ore circa. Ai tempi non ci pensi, ma cose del genere ti segnano.

___Xenogears. Più passa il tempo e più acquista valore. Questo perché ai tempi pensavo, come molti altri, che il videogioco si sarebbe sempre superato, avrebbe raggiunto degli stadi evolutivi talmente alti e inconcepibili da offuscare la produzione precedente. Tutte fandonie. Xenogears è tutt'ora all'apice tecno-estetico dell'intera produzione ruolistica nipponica, affiancato da pochi ed arcinoti colleghi.

___E insomma, come tanti altri capolavori per Playstation, lo vendetti a malincuore per ricavare buoni acquisto nel negozietto di sfiducia. Prima però un amico di mio fratello con la PSX chip-powered mi chiese di prestarglielo per masterizzarlo.
Massì, facciamogli 'sto favore.

___E poi cosa succede? Succede che a me manca Xenogears. Succede che me lo vorrei rigiocare, nonostante sia stampigliato nella mia memoria a lungo termine buona solo per ricordare universi virtuali a quanto pare. Succede che ho potuto riaverlo grazie all'amico di mio fratello che aveva "custodito gelosamente" la copia di backup.

___Xenogears. Ancora più fulgido e bello con il motore grafico fornito dai video plugin dell'emulatore EPSXE. Peccato che si impalli in un punto critico in cui si deve applicare una patch specifica e io, very fesso, avevo salvato solo tramite save states. Ricominciare da capo, prego.

___Ma è fuori discussione che io le ottanta ore di tempo per rigiocarlo prima di schiattare me le tiro fuori, e se per miracolo lo trovassi usato a una cifra abbordabile me ne riapproprierei volentieri.

___Per un'opera d'arte questo ed altro.

GAME IS NOW presenta RADIOGAME

___RADIOGAME è il radioshow videoludico definitivo.
Almeno così dice il suo folle autore e creatore del podcast che vi proponiamo, disponibile sul blog http://www.radiogame.splinder.com/.

___Buon ascolto.

Super Mario Bros: il primo videogame a casa

___Quando ti entra in casa la prima console è un momento magico.
Lo è perché puoi giocare per la prima volta a un videogame senza che nessuno ti costringa a inserire gettoni o ad elemosinare il controller di turno.

___Finalmente, è roba tua.
E quando si tratta del NES e di Super Mario Bros. non si può fare altro che genuflettersi e farsi il segno della croce dinanzi a contanto dono dello spirito videoludico. Sia lodato Miyamoto.

___Avevo dieci anni, e ricordo che mio fratello di otto era disperato.
Prima dovevamo trovare il "canale del NES" (ricordiamoci che in dotazione c'era un bel cavo rf/antenna). Una volta regolato, egli si accorse con orrore che la partita era già cominciata.

___In quel tempo giocavamo in una sala giochi aperta da pochissimo a pochi isolati da casa proprio allo stesso gioco, che nonostante i sei anni sulle spalle calamitava ancora un buon numero di gettoni.
Siamo infatti nel 1991, con l'otto bit Nintendo a un passo dalla morte clinica e con il sedici bit pronto sulla rampa di lancio.

___Comunque dicevo che il mio fratellino, abituato a pagare per giocarci, andò su tutte le furie quando vide che Super Mario morì da disgraziato perché nessuno aveva impugnato il controller. Che spreco, perdere una vita così...

___Per due anni e qualcosa fu il nostro fedele compagno di avventure. Solo tre i titoli posseduti in questo arco di utilizzo: Super Mario Bros 1 e 3, e Star Wars. Ma almeno un paio di dozzine guardati, provati e stragiocati dai miei due buoni amici del tempo.

___Super Mario Bros? Finito, bella soddisfazione. C'è da dire che si conoscevano certi trucchetti dai guru della sala giochi ma nonostante ciò è incredibile quanto possa migliorare il controllo di Mario con l'esperienza, la sinergia, l'interazione prolungata.

___Diviene una specie di arte, muoversi col tasto della velocità sempre schiacciato ed eseguire salti millimetrici e rimbalzi calibrati, diventa una danza, un esercizio di stile, che mai esula dal profondo divertimento che può provare anche il principiante.

___Qual ero io, più di 15 anni or sono.

Addio, cara vecchia PlayStation

___Mai commiato materiale fu più doloroso.
Sono anni che restava in disuso perché non leggeva più nulla.

___Ho un'altra Playstation "regalata" dall'amico di ICO (in realtà crede che ce l'abbia mio fratello) e poi ho sempre la PS2 o l'emulatore su pc se voglio tornare a giocare ai titoli cult di questa storica console.

___Ma il punto è un altro: questa era la MIA PlayStation, e l'attaccamento morboso/feticista si fa sentire quando una macchina, in un dato momento della tua vita, è stata il tuo generatore di dipendenza privilegiato.

___Solo la mia PlayStation montava un chip tarato solo per la lettura dei titoli import, e non funzionava con quelli masterizzati, risalente al folle acquisto pro-Metal Gear Solid.

___Se la mia PlayStation avesse potuto parlare, vi avrebbe narrato le vicende di Final Fantasy VII (di cui sfoggiava fieramente l'adesivo), VIII, IX, Tactics e di Xenogears, di Soul Blade, dei vari Tomb Raider, di tutti i Tekken, di Rage Racer e Ridge racer Type 4, di Ace Combat 2, e di quando giocando ad Ace Combat 3 marinando la scuola durante l'ultimo anno di liceo ricevetti una telefonata che mi impose di risolvere un guaio disatroso.

E ancora Bust a Groove, Silent Hill, Driver, Suikoden, Gran Turismo, Vandal Hearts, Twisted Metal, Colony Wars, i Resident Evil, Dino Crisis, Tony Hawk's 2, gli immancabili Winning Eleven.

___E vi parlerebbe di un altra marea di titoli che compravo, finivo e rivendevo finché nel 1999 mi decisi di acquistare una modifica esterna (che di recente ho donato a un esimio collaboratore di rg.it) e andai avanti fino al 2000, anno dell'uscita di Vagrant Story, in cui mi arrivò per la prima volta il pc in casa, in cui cominciai l'università e in cui conobbi la fidanzata con la quale sarei andato a vivere l'anno seguente.

___Anno di grandi cambiamenti insomma, in cui l'antico oggetto del desiderio fu riesumato da lì a poco per recuperare vari titoli che mi ero perso per strada o per convertire definitivamente la morosa nel mondo dei videogames, opera già avviata grazie al fascino indiscutibile del mio vecchio NES.

___Sto cercando di eliminare tutto il superfluo a causa di un trasloco imminente, e la vecchia, gloriosa PlayStation è stata decorosamente seppellita nel cassonetto sotto casa.

___Addio, cara vecchia scatoletta grigia. Sarà impossibile dimenticarti.

The Movies: come creare film virtuali

___Io compro pochissimi titoli per PC.
Figuriamoci nuovi di pacca, solo che le possibilità offerte da The Movies mi fecero sognare da subito.

___Poteva limitarsi ad essere un videogame gestionale basato sulla storia del cinema e dello studio system (cosa che The Movies svolge comunque dignitosamente) ma a me questo non fregava una cippa.

___Si tratta piuttosto della genialata di poter creare un film virtuale a partire da sequenze preimpostate, modificando cast e set a piacimento.

___Peccato che la vena creativa si possa esprimere, oltre appunto alla disposizione del profilmico, solo in sede di post-produzione (montaggio e doppiaggio).

___Mica poco, effettivamente, ma la frustrazione raggiunge apici inauditi nel non poter modificare l'angolo di ripresa delle scene. Perlomeno gli attori possono recitare una scena in due o tre modi differenti e in qualche caso in altrettanti luoghi della location.

___Inoltre il numero di attori, di comparse e di set a disposizione è condizionato dalla "partita" svolta; perfino i costumi, le musiche e la qualità della pellicola. Se inizieremo dagli anni '20 sarà impossibile girare un film a colori, tanto per fare un esempio. Per fortuna che esistono patch e gabole per aggirare l'inghippo...

___Montare le scene con l'editor interno è poi una vera tortura, sulla quale glisserei volentieri. Ma chi sarà in grado di perseverare potrà raggiungere dei risultati quantomeno decenti.

___Eddai Molyneux, c'eri quasi: potevi creare il virtual film-maker definitivo, e invece hai fatto le cose a metà.
Speriamo che Lionheadprenda in seria considerazione l'idea di creare un'applicazione creativa vera e propria in futuro: di un nuovo gestionale non sappiamo proprio che farcene.

AIO Productions:
- Funk Fiction 1° Tempo - 2° Tempo (il capolavoro della AIO Productions. Cechidaut)
- Grande Zimbello (vincitore della TFP Movies Competion: ben otto partecipanti!!!)

The King of Dragons: arazzo fantasy

___Ricordo che spesi parecchi gettoni per giocare a The King of Dragons, con o senza fratellino al fianco.
Mi ostinavo a scegliere l'elfo "perché sparava le frecce". Peccato che sia debolissimo.

___Mi è capitatato di inserire anche 10 gettoni di fila per "vedere la fine". Un giorno un tizio cominciò a giocare, e con un solo gettone arrivò più avanti di quanto arrivassi io con dieci.
Poi morì. E non continuò.

___"Ma cosa fai, non continui?!" gli chiesi con gli occhi di fuori. Lui rispose che non gli andava. Era grande. Sapeva addirittura parare. Poi se ne andò. E io inserii il gettone per continuare al posto suo. Il mostro mi malmenò. Mi sa che avevo scelto l'elfo. Morii e lasciai perdere.

___Però mi servì di lezione. Non feci più le maratone di continue.

___Il fatto è che Capcom sapeva come spillare i soldi a quelli come me: creava questi arazzi scenografici che si svelavano livello per livello, accompagnati da una potente colonna sonora, e tu non potevi fare a meno di restarne incantato: quel mondo aveva un senso.

___Quando finivo i gettoni continuavo a guardare lo schermo che a rotazione mostrava le caratteristiche dei vari personaggi.

___Li ho disegnati e colorati su un cartoncino (tutti tranne il Cleric che mi faceva schifo), ce li ho ancora in un album di fotografie.

___Sono i miei dodici anni che non ritorneranno.
Tranne quando clicco sull'icona del MAME.

___PS: Uhei, l'ho recuperato da pochissimo nella Capcom Classic Collection Vol.2. Accattatevilla.

Tron

Tron (USA, 1982) - di Steven Lisberger
con Jeff Bridges, Bruce Boxleitner, David Warner,
Cindy Morgan, Barnard Hughes, Dan Shor

___Ma cosa c'è dentro il computer?
Come funzionano i programmi? Sono il semplice frutto del lavoro dell'uomo o possiedono una sorta di anima?

___Nei primi anni '80 la fascinazione tecnologica per computer e videogames crea una micromitologia animista che sta alla base del mondo di Tron.

___Un programmatore e sviluppatore di videogames tenta di penetrare nel database di un supercomputer e ci riesce, salvo per finirci dentro fisicamente.
Nel suo viaggio allucinato egli inconterà i programmi da lui stesso creati, i quali sono costretti a duellare come gladiatori per volere del Master Control Program, il programmone senziente che controlla tutto quanto.

___Il fatto è che Flynn è un dritto, è un umano, insomma è più furbo dei suoi programmi. Più furbo anche di Tron, la sua creazione definitiva, che guarda caso si mette a fare coppia fissa col suo inventore. E giù a fare gli inseguimenti folli sulla moto che lascia le strisce colorate sulla griglia.

___Tra sfoggio di computer grafica e arte moderna, Tron fa di tutto per evitare di proporsi come film sperimentale ma fallisce miseramente.

___Per questo va visto a tutti costi.
Magari prima di giocare a Tron 2.0 o a Darwinia.

Ospite Indesiderato

R-Type - 1987 - Pixel su schermo

___Il parere del critico:

___Un'interpretazione di tipo freudiana è preferibile riguardo al contesto simbolico più o meno esplicito offerto dall'opera in questione. Trattasi infatti di un concepimento biomeccanico in cui vengono sintetizzati agilmente i due elementi contrapposti di Eros e Thanatos.

___Si noti come l'ingresso nel territorio di Bydo sia rappresentato da una struttura uterina, i cui contorni, ruotando l'opera di novanta gradi, appaiano simili a quelli di una silhouette femminile. Non meno importante è il fascio energetico lanciato dalla navetta coitale, atto a fecondare e distruggere nel medesimo istante.

ICO: architettura trascendentale

___ICO me l'ha prestato un amico.
Un amico di mio fratello, per la precisione.

___Ricordo che tanto per cambiare mi lamentavo della mancanza di nuove esperienze all'interno del panorama videoludico recente.
Lui mi rispose: "ICO non ti deluderà".

___Nota interessante: l'amico in questione non è il classico intellettualoide filo-internettiano dal linguaggio forbito che vede in ICO un rifugio sicuro per la sua fine sensibilità estetica.
Si tratta invece di un individuo gioviale e rubicondo che fa del rutto, della volgarità e della bestemmia una forma di comunicazione pregna di significati esistenziali.

___La confezione cartonata di ICO mi suggeriva subito l'ingresso in un mondo differente.
Ora, non è importante che lo si adori o meno. Ma è impossibile non restarne incantati.

___E' architettura quella che vediamo sullo schermo, ma non riusciamo a indentificarne l'ispirazione. E questo è bene. L'architettura in ICO è un manifesto formale e non un semplice esercizio di stile.

___Vediamo vivere e respirare i due personaggi, ICO e Yorda, così evanescenti eppure così ben delineati da non aver bisogno di intermezzi cinematici o di una storia dettagliata per essere amati.

___Siamo di fronte a un videogioco visceralmente giapponese: fragile e delicato in apparenza, solido e robusto nella sostanza.

___Eppure da un punto di vista strettamente ludico ICO non è riuscito a soddisfarmi in pieno.
Ma ciò non toglie che consiglierei a chiunque questo primo, grande, videogioco d'autore firmato da Fumito Ueda.

L'importanza dei Longplay

___Non tutte le nerdate vengono per nuocere.
I Longplay, ossia le (os)sessioni videoludiche videoregistrate dall'inizio alla fine del gioco, sono un supporto fondamentale per fare cultura del videogioco.

___A differenza di una canzone, di un film o di un libro il videogioco non può essere consultato a piacimento in un punto specifico.

___Pensiamo a un videogioco multilivello o a un'avventura di 10 o più ore: come si può pretendere di scrivere qualcosa a livello saggistico quando il materiale di riferimento non è consultabile in qualunque momento, in qualunque punto?

___D'accordo, ci si può fidare della memoria di chi gioca, o dove possibile creare decine di salvataggi in svariati momenti dell'avventura.

___Ma ovviamente non è sufficiente.
Il videogioco va fotografato, va fermato, va incorniciato se necessita di essere consultato.

___Quindi benvengano i longplay e le registrazioni di videogames in generale, anche se non possono farci apprezzare direttamente il lato interattivo perlomeno ce lo lasciano immaginare.

___A proposito, a quando il videogioco autoregistrante?

Link utili:
C64-Longplays
Database tedesco di longplay C-64 di qualità DVD (si va dai 3.1 mb di Galaga ai 399 di Turrican2!)
Longplay su Youtube
Troverete soprattutto titoli Amiga ma anche arcade e non solo.

Sonic the Hedgehog: arcade per natura

___Sonic è un titolo simbolico.
Sia per il Megadrive che per il sottoscritto, il quale alla spensierata età di tredici anni si fece regalare dalla zia imprenditrice la suddetta console a scapito del Super Nes, opzione alternativa da infilare nel pacchetto di compleanno.

___Il punto è che scelsi il Megadrive per due motivi.
Uno stupido: avevo letto quattro recensioni in vita mia e mi ero esaltato per il gioco di Jurassic Park.
Uno scaltro: avevo già avuto modo di rodare lo SNES dall'amicone, il Megadrive invece non l'aveva nessuno tra quelli che conoscevo.

___Insomma, mi appariva questo disco nero luccicante che diceva "io sono la cosa nuova", "ancora Super Mario?", "scegli me, scegli me". Quel riccio, quel pallozzo blu con l'indice alzato non sarà un'instrice ma senz'altro è un bell'istrione.

___Non potevo immaginare che Sonic the Hedgehog mi avrebbe affascinato tanto, anche se ricordo che tempestai di domande il fratellino che lo aveva provato alla Standa mentre era in esposizione.

___Al tempo non stavo certo a riflettere tra il dualismo arcade/home gaming, ma ora mi va di farlo.
Giungo così all'ovvia conclusione che Super Mario World è un titolo very home gaming mentre Sonic è dichiaratamente arcade.
___E per me la sala giochi era un luogo di culto.

___Si potrebbe stare a parlare per ore sulla giocabilità di Sonic e sulla filosofia creativa di Yuji Naka, ma per brevità riassumo in: montagne russe.

___Grande carisma, grande epica, grandi musiche, meno di dieci persone per svilupparlo. Sì, lo so che Sonic 2 è anche meglio ma è facile andare in America una volta che è stata scoperta.

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Ma che scherzi? GAME IS NOW è aggratise, hai capito amico??

___GAME IS NOW(TM): the blogghe videogiocaro(R) vi augura una buona lettura.

Outrun: come andare in vacanza

___E' facile, troppo facile, scrivere qualcosa su Outrun.
C'è la Ferrari, c'è la bionda, c'è la velocità, ci sono le musiche, le macchine e i camion da superare.

___C'è l'autostrada, ci sono i bivi e le due marce da ingranare.
Gli incidenti fuori strada da evitare.
___Viaggiare viaggiare e viaggiare.

___Io ero piccolo, Outrun veniva insieme alle giostre. Il ricordo di una voce nel videogioco che diceva "checkpoint" ma non riuscivo a capire. Io che facevo notare a mio padre che il videogioco parlava. Lui che rispondeva cose del tipo "ma dove andremo a finire".

___Non vi so dire dove si va a finire, dipende dal percorso che hai scelto.
In ogni caso alla fine avrete la sensazione di essere stati in vacanza.

___Anche sul PC senza scheda audio, ce l'aveva il tizio di Monkey Island e le musiche erano belle lo stesso. Gran successo anche su PC.

___Che mondo sarebbe senza Yu Suzuki?

Screen Museum

___Select a screen:___________________________________

La Falciata

Street Fighter II - 1991 - Pixel su schermo

___Il parere del critico:

___L'opera in questione ritrae i duellanti in un momento particolarmente intenso dell'incontro disputato.

___I combattenti sono oltremodo antitetici: si osservi come il perfetto prototipo di maschio militare americano punisca con leggiadra perizia il deforme essere mutante proveniente dalle foreste amazzoniche.

___Vi è inoltre da notare un celebre particolare che diede adito a equivoci di natura sessuale. La ragazza sulla sinistra appoggia il gomito sulla coscia del pilota, cosa che potrebbe essere fraintesa per un rigonfiamento delle parti intime di quest'ultimo.

Metal Gear Solid: mi dissanguai per averlo

___Era il 1998 e su Super PlayStation Console apparivano gli speciali di questa grande produzione made in Konami.
Si narravano gesta incredibili, mai vissute prima, quali attirare l'attenzione di una guardia per poi sgozzarla nel buio.

___Si vedevano video nei cd demo fuori da qualunque parametro tecnico. C'era un soldato in uniforme mimetica che sparava tutto intorno in un ufficio, e i fogli volavano dalla scrivania.

___E io volevo tutto questo il prima possibile.
Questo significava procurarsi la versione americana di Metal Gear Solid. Ma avevo una PlayStation PAL.

___Fu così che mi decisi di fare l'acquisto più grosso di tutta la mia vita videoludica. Si trattava di farsi modificare la console (e udite udite, nel negozio di videogames: montavano un chip che rendeva la console universale ma impediva di leggere i cd masterizzati) per 70 mila lire, più acquistare il videogioco per altre 150 mila lire (parzialmente coperte da buoni venduti in negozio). Ah, e mi sarei preso anche il nuovissimo Dual Shock (40 o 60 carte, ho rimosso) per l'occasione.
___Un tizio che conoscevo mi prese per pazzo. Un mio amico mi difese dicendo che era normale, perché era la mia passione.

___Fatto sta che Metal Gear Solid è sì un grandissimo gioco, nonché un'opera d'arte, ma ricordo bene che mi ero fatto un'idea completamente sbagliata di come fosse. Inoltre me lo aspettavo anche un po' più lungo.

___Ma com'è vero che le cose valgono quanto le si paga, mi ci attaccai come una sanguisuga, prima di sviscerarlo completamente e in seguito rivenderlo, com'ero costretto a fare per la cronica mancanza di fondi.

___Poi mesi dopo qualche amico lo pigliava masterizzato a 10 mila lire. Certamente riuscii solo a pensare che il gioco doppiato in italiano perdeva molta della sua atmosfera.

___Ma poi anni dopo me lo riprocurai così. E guai a chi si azzarda a dire che ho danneggiato il mercato.

Metroid Prime: capolavoro assoluto

___Quando si mette piede sulla superficie di Tallon IV il mondo non è più lo stesso.
La grandezza di Metroid Prime non può essere compresa documentandosi: va vissuto.

___Questo è quello che vorrei dire a tutti i PCisti che mi chiederebbero com'è questo FPS.
Vi prego, non chiamatelo così.

___La visuale in prima persona non è altro che una scelta stilistica, una scelta narrativa.
Tutto il resto viene dal passato, nasce agli albori dell'era NES e si cementifica in quell'altro capolavoro assoluto ed evergreen intitolato Super Metroid.

___Metroid Prime è uno di quei casi più unici che rari in cui la transizione della tipologia di gioco dalle due alle tre dimensioni è avvenuta in modo naturale, logico, perfetto, senza troppi scossoni o stravolgimenti.

___E il risultato è strabilante. Sotto ogni singolo aspetto.

___Siamo di fronte a un'avventura imperdibile ed indimenticabile. Se non l'avete ancora affrontata provvedete al più presto.

Voyeurismo videoludico


___Eddai, che l'abbiamo fatto tutti.
Il guardone, intendo. Ci si piazzava lì, zitti zitti o sparando consigli a raffica, e si guardava l'amico/fratello/tizio-al-bar giocare a quel videogioco molto interessante.

___Una volta in terza media un compagno amighista con il quale non parlavo mai mi chiese se poteva venire a casa mia a "vedere il Megadrive". Nessuno della classe ce l'aveva, e siccome leggeva riviste made in Studio Vit come il sottoscritto la curiosità ebbe in lui il sopravvento.

___Io lo assecondai perché lo capivo benissimo: era un guardone.
Anch'io qualche volta sono andato dal primo della classe a vedere l'Amiga del Team 17, ditemi fesso.

___Beh, un po' fesso lo ero, perché mi accontentavo fin troppo di guardonare e basta.
Mi ritenevo fortunato ad assistere gratuitamente a degli spettacoli videoludici.

___Ero quel ragazzetto sfigato e occhialuto che si piazzava dietro al tipo "grande" che giocava al coin-op causandogli in qualche caso un'improvvisa rottura di palle. Poi si sa, nella vita i ruoli spesso e volentieri si invertono, e venne il momento in cui giocando mi ritrovai alle spalle un nanerottolo brufoloso.

___Comunque guardonare fa bene, si imparano parecchie cose e ci si diverte anche.
Il voyeurismo va rivalutato dal punto di vista dell'esperienza comunitaria: un gran gioco da soli può essere bello, ma in compagnia diventa un mito.

Sentirsi "pimpati"

___E mentre passeggiavo per il negozio ti vedo il videogioco di Pimp My Ride.

___Il programma omonimo passa su MTV, una di quelle farse colossali, di una truzzaggine epocale.
In una parola: imperdibile.

___In pratica c'è Xzibit ("colui che si esibisce", presumo) che va in giro per l'America a raccattare catorci per portarli in un'officina di supermeccanici dove vengono ristrutturati in vetture tipo batmobile e finisce sempre che ci mettono dentro uno schermo LCD e una PlayStation2.

___Adesso penso che ci metteranno dentro un XBOX360 con il gioco in questione, e presumo che tale titolo consista nell'impersonare colui-che-si-esibisce per trasformare un rottame in un'opera d'arte postmoderna.

___Un gioco creativo in fondo, perché accanirsi?
Inoltre non viene trasposta l'edizione italiota ribattezzata per l'occasione Pimp My Wheels (traduzione: siamo poveri e ti elaboriamo al massimo il motorino) in cui comparivano i Gemelli DiVersi al culmine della loro inutilità.

___Comunque se lo comprerete vi sentirete ufficialmente "pimpati".
In tutti i sensi.

Resident Evil: amore a seconda vista

Guarda l'imperdibile intro e la video preview!

___Resident Evil era un bordello.
E' che non avevo impostato la mira automatica, anzi secondo me non c'è nemmeno l'opzione nella prima versione del gioco.
___In pratica sparavo al vuoto nella maggior parte dei casi (e poi mi ostinavo ad andare avanti con Chris, che come è noto è più complicato).

___Fatto sta che fui impressionato a manetta per tutto ciò che offriva Resident Evil, ossia l'esperienza cinematografica e gli spaventi improvvisi, ma a suo tempo mi bloccai (alla pianta mutante). Avevo finito le munizioni!

___Ma che ne sapevo che qua non si uccidono per forza tutti i nemici, che è meglio scappare, che è meglio conservare gelosamente gli oggetti incontrati? Bof. Lo rivendetti.

___Mi ci voleva Resident Evil 2, che generosamente ti offre un'esperienza molto meno impervia del predecessore e che finii senza troppi problemi.

___Ma Resident Evil 1 mi era rimasto sul gozzo. E così pigliai usata la versione Director's Cut.
Mira automatica impostata.

___Adesso sì che si ragiona.
Anzi, è proprio una sfida degna di essere giocata, più soddisfacente rispetto al comunque eccezionale capitolo due.

___Che vi devo dire? Resident Evil è il mio film horror preferito, ma sto parlando proprio del videogame, non della pellicola di Paul Anderson che non ti spaventa manco un fobico.

___Me lo tengo stretto insieme al remake per Gamecube, un vero e proprio tributo da parte di Mikami stesso al suo indiscusso capolavoro.

Monkey Island: troppo incredibile

PAZZESCO! Il longplay del gioco (2 ore e mezza)!

___Era comodo avere un amico che avesse il PC 486.
Ce l'aveva giusto perché era il figlio di un prof. di informatica, nel '92 nessuno dei miei amici lo aveva.

___E insomma le prime volte che andavo a casa sua era per vedere questo "nuovo gioco" che era appunto The Secret of Monkey Island.

___Siccome ero già smaliziato sapevo cosa fosse un'avventura grafica, grazie a Maniac Mansion che arrivò puntuale all'amico più fornito in cartucce NES (indimenticabile la telefonata che mi fece per dirmi di venirlo a vedere, ma avremmo modo di riparlarne).

___Monkey Island era proprio su un altro pianeta rispetto a Maniac Mansion. Cioè, tu entri dentro il film, sei lì con i pirati a parlare, li sfidi al duello con la spada. Sentivo che l'Apocalisse si stava avvicinando, che presto i videogiochi sarebbero usciti dallo schermo o cose simili.

___L'interazione verbale in Maniac Mansion è decisamente preclusa. Era proprio questo il grande salto, poter scegliere cosa dire e vedere le reazioni esilaranti degli interlocutori virtuali.

___Ma senz'altro l'atmosfera sublime che fin dalle prime schermate dice già tutto è molto più di un semplice contorno.
Questa notte dai contorni bluastri rimane nel cuore, volenti o nolenti.
___Feci un disegno a tema, con le matite colorate, e lo regalai all'amico del PC.

___E l'avventura continuava anche giocando all'aperto, io lui e i rispettivi fratellini, disegnando mappe del tesoro e sfidandoci con le spade di legno.

___Se non hai mai visto Monkey Island può significare solo che hai meno di vent'anni.
E che lo devi recuperare ad ogni costo.

Tanti anni fa ero un dipendente...

___Ero un dipendente senz'altro.
Videoludicamente parlando, s'intende.

___Se non dovevo andare a scuola facevo cose con gli RPG per PlayStation tipo stare tutta la mattina, pranzare, rimettermi a giocare tutto il pomeriggio e magari anche la sera.
Oppure capitava di passare la giornata con titoli differenti.
Il bello è che mio fratello era sempre lì ad assistermi, a darmi il cambio, a giocare in doppio.

___Questa cosa della dipendenza è saltata fuori fin dai tempi del NES. In quel periodo siccome avevo quattro giochi in croce ero sempre in casa di compagni di classe o di pallone anche solo per guardarli giocare a qualcosa.
Passai un'estate andando tutte le mattine in sala giochi fregando anche soldi dalla borsa di mia madre in qualche occasione. Il movente era Street Fighter II, Champion Edition.

___A sette anni mi sono messo a piagnucolare dicendo "non sono più tuo amico" a un mio compagno di classe perché non voleva tenermi il posto in una sala pubblica in cui si poteva giocare con i C64. Chissà perché, ancora oggi me ne vergogno.

___Perché ho messo la copertina di God Hand?
No, non mi sono sbagliato.
___In questi giorni ho comprato God Hand con i buoni di un negozietto fetuso che continuo ad accumulare. Avevo superato da poco i 100 euro.
Ma siccome questi buoni scadono dopo un anno, se non pigliavo un gioco entro questo mese avrei perso 25 euro.
___Insomma, non è che avessi tutta questa voglia di prendere un nuovo gioco.

___Rinvio in un post dedicato i motivi della mia scelta, semplicemente mi sono fermato a fare un parallello con il me stesso di tanti anni prima, quello che sarebbe uscito dal negozio esultante e sarebbe scappato a casa per inserire il disco nella console, compiendo in questo modo una sorta di epica impresa.

___Eppure, anche se può suonare strano, non voglio condannare la mia fase di dipendenza.
Perché non potrei mai rinnegare tutta la magia di quei momenti.

Double Dragon II: come dimenticare?

___L'avete sentita la colonna sonora di
Double Dragon II?
Ma davvero l'avete sentita?

___No perché se la avete sentita è ancora lì stampigliata nella vostra mente insieme a tutti gli effetti sonori da antologia tipo il coltello che cade per terra che poi tu lo raccogli e lo lanci contro ai nemici.

___Dunque Double Dragon II era un buon motivo per fingere di fare i compiti in quinta elementare quando il sottoscritto andava a trovare il suo degno compare possessore di NES pronto ad instradarlo con Super Mario Bros e il suddetto titolo verso la perdizione.

___Ma dico, una sfida così, con tutte le boiate che succedono in quel videogioco non la si trova in giro oggigiorno, dove i picchiapicchia in cooperativa manco esistono più.
L'elicottero, i ninja, e la locomotiva gigante, i salti dai grattacieli, le donne con le fruste e le mossone segrete che venivano fuori solo smanettando al limite della distruzione del joypad.

___Raccomandato a manetta rigorosamente in doppio, nonostante l'astruso sistema di pestaggio che inverte calcio e pugno a seconda della posizione del personaggio.

___Ma va bene così.

Matrix

The Matrix (USA, 1999) - di Andy e Larry Wachowski
con Keanu Reeves, Laurence Fishburne, Carrie-Anne Moss,
Joe Pantoliano, Hugo Weaving
___Come si fa a negare che Matrix sia un film videoludico?
I fratelli Wachowski si fanno le pere di PlayStation e PC, quant'è vero Iddio.

___Ci sono Neo e Morpheus che si pestano come in Tekken con tanto di pubblico intento a osservare sullo schermo la lotta virtuale.
___C'è poi la scena dell'ascensore che è presa pari-pari da un full motion video del primo Tomb Raider, mi stupisco che Toby Gard non abbia sporto denuncia.
___Del resto sono i Wachoswki che avrebbero dovuto gridare al plagio per Max Payne, l'ex poliziotto dal fascino noir che ti schiva le pallottole esattamente come Neo.

____Ma soprattutto c'è Matrix, questa immensa realtà digitale in cui la gente è avatar di se stessa.
Senza Matrix avremmo mai potuto avere Second Life?

___Mi sa di no, anche se per il momento io mi tengo a debita distanza dal sudetto giochillo e dai MMO(RBO)RPG in genere.

___Voi fate lo stesso con i seguitozzi siliconati di questa pietra miliare del cinema e dell'immaginario cyberpunk.

Cinegames

Matrix
USA 1999 - di Andy e Larry Wachowski

Piccolo Grande Mago dei Videogames, il
USA 1989 - di Todd Holland

Tron
USA 1982 - di Steven Lisberger

Il Piccolo Grande Mago dei Videogames

The Wizard (USA, 1989) - di Todd Holland
con Beau Bridges, Luke Edwards, Vincent Leahr, Jenny Lewis, Wendy Philipps, Fred Savage, Will Seltzer, Christian Slater
___Un film sulle diverse abilità, si direbbe oggi.
Il piccolo Jimmy non parla mai, vive nel suo mondo e in quello dei videogames.
Alla console o al bar non fa differenza: lui è un vero mago.

___E no, non può finire in una casa di cura. Deve prima dimostrare al mondo di che cosa è capace.
Per questo suo fratell(astr)o e un'amica di ventura decidono di viaggiare fino in California, in cui si svolge il grandioso torneo di videogames.

___Sulle loro tracce il padre e il fratellone (Christian Slater, anvedi) si portano dietro il NES di Jimmy, che riuscirà a rendere nintendomane persino il diffidente paparino. E poi c'è Lucas, il campione-sborone che sfoggia fulminato il suo "guanto magico" mentre gioca a Rad Racer.

___Un tenero affresco sul boom videogiocaro dell'era NES alla faccia di chi afferma che il videogame è diventato "figo" solo con l'avvento di PlayStation, nonché uno spensierato amarcord per chi in quegli anni si trovava tra elementari, gettoni e controller.

I 7 vizi del videgioco

___Eh sì, siamo videogamers ma siamo anche dei viziosi.
Rivediamo i celeberrimi sette vizi capitali in chiave videoludica:

AVARIZIA
- Raccogliere tutti i bonus a costo di morire
- Rimandare l'upgrade della vettura
- Non prestare mai i propri videogames
- Scaricare un gioco che si trova in giro a poco

IRA
- Inveire/bestemmiare
- Picchiare l'avversario
- Tentare di distruggere il controller/mouse
- Tentare di distruggere la console/il computer

SUPERBIA
- Incolpare il videogioco del proprio fallimento
- Accusare l'avversario di avere solo culo
- Affermare di essere un esperto di giochini
- Bullarsi della propria collezione di videogames
- Bullarsi di aver finito il gioco in poco tempo

ACCIDIA
- Scegliere il livello easy
- Abbandonare un videogioco bello ma impegnativo
- Dover ancora iniziare quel gioco comprato tempo fa
- Quick Save/Quick Load a raffica
- Vincere nei picchiaduro usando le stesse mosse

LUSSURIA
- Desiderare bellezze virtuali
- Sbirciare sotto il vestito
- Scaricarsi la nude patch che denudano i personaggi
- Spogliare il più possibile il proprio personaggio customizzato

GOLA
- Comprare troppi giochi rispetto al tempo a disposizione
- Comprare un controller/una console per averlo/a di un colore diverso
- Comprare una nuova console il giorno stesso del lancio
- Comprare inutili gadget a tema videoludico

INVIDIA
- Desiderare un gioco per una piattaforma che non si possiede
- Bramare un gigantesco schermo al plasma
- Invidiare i videogiocatori troppo danarosi
- Invidiare chi ha molto tempo per giocare

___O tu che hai letto e ordunque conosci la Verità confessati nell'intimo spazio riservato ai commenti.
Non è mai troppo tardi per redimersi...

Jet Set Radio: manifesto funky

___Visto che ultimamente utilizzo l'avatar di Beat sui vari forum sarà meglio che vi parli di Jet Set Radio.
___Io il Dreamcast ce l'ho dal 2005, "lo prendo solo per Shenmue", mi dico, pensando di fare tra l'altro una specie di follia. E invece si è rivelato uno dei migliori acquisti videoludici di sempre.

___Jet Set Radio era insieme al pacco usato gentilmente offerto da un carabbiniere (sì, con due B: era meridionale). Per 120 euro mi ha dato una borsa della Logic3 contenente la console, due controller FULLOPSCIONAL (ovvero: VMU e rumble pack), la mitica light gun e una quarantina di giochi, mezzi originali e mezzi no (eggià, anche i carramba s'attrezzano!)

___E insomma mi prendo il malloppo e provo un bel po' di giochi fin quando arriva il turno di Jet Set Radio, "massì, Tony Hawk's coi pattini a rotelle, chessarà mai". Col cavolo.
In Jet Set Radio non si fanno evoluzioni fini a se stesse, si va in giro a graffitare scappando dalla polizia che arriva ad inseguirti con carrarmati ed elicotteri. E strano a dirsi, per quanto leggera possa essere la trama è dannatamente motivante! Tra personaggi strafighi e colori da sballo è impossibile non sentirsi all'interno di un cartone animato.
Strabuzzeremo gli occhi e spalancheremo gli orecchi in questo mix allucinato di cultura J-pop, funky e hip-hop shakerato dal migliore dei barman.

___Certamente si tratta di uno di quei videogiochi che la musica ha reso grandioso.
Hideki Nakaguma, Deavid Soul e compagni firmano una colonna sonora semplicemente MEGALITICA, nonché decisamente eclettica. C'è pure Dragula di Rob Zombie, brano presente anche nella soundtrack di Matrix.

___Roba da matti. Per questo ve lo consiglio caldamente.
Quello per Dreamcast eh, che Jet Set Radio Future è meno ispirato.

SESSANTA EURO!!

___Raga, parliamoci chiaro: il futuro dei videogiochi è in mano a chi influenza i dati di vendita, ossia a chi compra titoli nuovi di pacca.
Ma chi se la sente di mollare sessanta bombe per un videogioco appena uscito?
E' presto detto:

1. Un grandissimo appassionato
2. Un riccastro
3. Un idiota

Adesso capisco perché i due terzi dei videogiochi in uscita sembrano fatti apposta per idioti riccastri!

___Va bene, si è sempre detto che i videogiochi (nuovi, specie per console) costano troppo.
Ma è ora che lo dica qualcuno che non ha il fine ultimo di comprarsene uno al mese con la paghetta dei genitori: è ora che lo dicano persone che pagano l'affitto, fanno la spesa e hanno da fare i conti con le assicurazioni ladre, il caro petrolio e il canone RAI nel 2007, a un passo dalla tv via web.
E' ora che lo dicano anche le ragazze, quelle vere, non le tecnodrogate che si barricano in casa con il PC, quelle che con 60 euro piuttosto si rifanno guardaroba, trucco e parrucco.

___Insomma, è ora che lo dicano tutti quei giocatori che comprando sempre usati hanno la stessa incidenza sul mercato di chi sceglie di scaricare i giochi via peer 2 peer.

___I produttori devono capire bene due cose prima di nascondersi dietro agli ingenti costi di sviluppo:

1. Si possono creare titoli divertenti, per tutti, con un decimo del budget medio
2. Abbassare il prezzo del videogioco può attirare nuove tipologie di utenti, e quindi far crescere il mercato

___Ah, e sul peer 2 peer ci tornermo senz'altro.

Cronache Videoludiche

Darwinia: un gioco con l'anima
Vitale, stiloso e costa 20 euro

Double Dragon II: come dimenticare?
Il furore del NES colpisce ancora

Final Fantasy VII: epopea trascendentale
Exploit internazionale di un'opera senza tempo

ICO: architettura trascendentale
Inevitabilmente affascinante

Jet Set Radio: manifesto funky
Coloratissimo, stilosissimo, divertentissimo

Metal Gear Solid: mi dissanguai per averlo
Per scoprirlo totalmente diverso da come lo immaginavo

Metroid Prime: capolavoro assoluto
Senza un Gamecube rosicherete in eterno

Monkey Island: troppo incredibile
Jack Sparrow out, Guybrush Threepwood in!

Outrun: come andare in vacanza
Ferrari + bionda + autoradio = goduria

Resident Evil: amore a seconda vista
Quando il survival horror ti rimane sul gozzo

Resistance - Fall of Man: meglio 'na pizza
Sì, un mio amico ha preso la PS3 al lancio

Shinobi III: grande esperienza
Essere ninja è sempre una gran cosa

Sonic the Hedgehog: arcade per natura
Il porcospino che conquista

Super Mario Bros: il primo videogame a casa
Il capolavoro che racchiude l'essenza stessa del videogiocare

Tekken 2: dalla sala alla casa
Una delle primizie tridimensionali di Namco

The Movies: come creare film virtuali
Geniale ma indeciso tra videogame e programma

Ufouria: se sai tutto, basta un pomeriggio
Uno stralunato adventure travestito da platform

Wild Earth Africa: il giocumentario
Ovvero: Virtua Nigel Marven!

Xenogears: kolossal nippo-RPG
Il gioco di ruolo giapponese allo stato dell'arte

Riflessioni Divaganti

Addio, cara vecchia PlayStation
Ultimo giorno di una sflogorante carriera

Firma per una Virtual Console a 60 hz
Europa terzo mondo dell'industria videoludica? No way!

I 7 vizi del videogioco
Siamo videogiocari, non santi...

L'importanza dei Longplay
Quando il videogioco diventa documento

Piessetré al lancio? Ma per piacere...
600 eurozzi per quali titoli?

SESSANTA EURO!!
Il futuro dei videogiochi è in mano a chi sborsa

Sentirsi "pimpati"
Uhh, che fico, il videogioco di Pimp My Ride!

Tanti anni fa ero un dipendente...
Oggi non c'ho più il fisico

Voyeurismo videoludico
Guardoni per scelta

Wikipedia e "i giochini"
Dove li mettiamo questi benedetti videogames?

Test e Trivia

Trivia #1: Chi sono costoro?
Riesci a riconoscere i personaggi del mondo videoludico?

Resistance - Fall of Man: meglio 'na pizza

NON guardare il video di Resistance: Fall of Man su YouTube!

___C'è da dire che una bistecchiera così non s'era mai vista prima.
Ebbene sì, mentre predicavo al mondo intero (si fa per dire) di NON comprare la PS3 al lancio un mio amico l'aveva già prenotata a mia insaputa.

___Occhei, io e lui ci vediamo pochissimo ma avrei dovuto immaginarmelo: ha un lavoro fisso da anni e abita con i suoi, ed è il tipo capace di spendere mille euro come niente fosse per un impianto stereo in macchina.
E' l'acquirente tipo di PS3!

___"Ma che gioco si prende?" chiedevo a mio fratello.
Speravo si prendesse Resistance: Fall of Man, visto che era l'unico che poteva incuriosirmi. Almeno, speravo che potesse offrire qualcosa in più rispetto ai vari Virtua Fighter CINQUE o Ridge Racer SETTE...
E infatti piglia proprio quello.

___Mammamia che ciofeca banalizzante!
In genere quando non ti aspetti nulla non è che rimani deluso.
Ma questa è una vergogna per Insomniac Games, una presa per i fondelli per chiunque abbia un PC e si sia giocato Half Life, Deus Ex, Far Cry e persino Halo.

___Davvero, ma chi se lo immaginava che fosse così brutto? Lo sviluppo di questo gioco è palesemente incompleto.
A parte che al mio caro amico Luzio manco piacciono gli FPS. Siccome conosce gente in negozio lo cambierà con F1 o Motorstorm.
___Ma stava già parlando di rivenderla, che volete, è fatto così.
Spera che le PS3 vadano in esaurimento scorte per fare il colpaccio con qualche allocco.

___Mi raccomando gente, fate un elenco mentale dei vostri amici fuori di testa e FERMATELI, prima che sia troppo tardi.
O se non ci riuscite almeno fate una foto da antologia come questa qua sopra.

Wild Earth Africa: il giocumentario

___Massì, son belli i documentari in TV sugli animali. Specie quelli che ti propinano il Piero Angela o la Licia Colò di turno.
Ma ora siamo nel 2007 e vogliamo dippiù, li vogliamo interattivi!

___Magari non sarà il primo titolo del genere ma essendo io sempre a caccia (whoops) di nuove esperienze virtuali ho deciso di assecondare il mio lato più zoofilo (ehm...).
___Dopo aver letto un post su Ars Ludica sul giochillo in questione mi sono scaricato il demo per vedere se effettivamente c'è la sensazione di essere un fotografo in mezzo alla savana.

___WASD, FPS! E per quanto riguarda il sistema di controllo ci siamo capiti.
Solo che qui non si ammazza nessuno e, cosa ancor più irritante, non si può morire.

___Ci ho provato a buttarmi da una cascata: non si può. Ho provato a farmi sbranare da un branco di leoni affamati ma hanno preferito inseguire degli gnu. E se disturbi troppo gli animali (che in pratica manco ti filano) è game over.

___Insomma a tratti sa di posticcio ma per il resto è carino, dal menu con musichetta stile Lion King al commento in sottofondo con tizio esperto che fa tanto Nigel Marven, ma soprattutto alla volontà di simulare il comportamento animale che spesso e volentieri affascina.
E poi puoi fotografare tutto, sterco di elefante compreso.

___Se fosse esistita una cosa del genere quando facevo le elementari sarei impazzito: chi da bambino non ha avuto la fissa degli animali? Libri, figurine, pupazzetti di plastica e via dicendo.

___Forse prima di vietare Rule of Rose ci si potrebbe occupare di indicare agli infanti titoli come questo, non trovate?

Trivia #1: Chi sono costoro?

___Insomma, sempre a mostrare gli screen di videogiochi e mai i volti dei loro creatori.

Tutti conoscono la faccia di Steven Spielberg o di Quentin Tarantino (o almeno, me lo auguro), ma che mi dite di questi?
___Mettetevi alla prova e poi guardate la soluzione qui sotto (è il primo commento di questo post). Non barate, eh.

___Ah, e non mancate di farmi sapere com'è andata.

Darwinia: un gioco con l'anima

___Preso Darwinia.
Che vi devo dire, è un monito per gli sviluppatori di tutto il mondo.
Il gioco costa 20 Euro, pesa 30 MB, e il 90 per cento dello spazio è occupato dal comparto sonoro.

___Darwinia ha qualcosa di cui il videogioco odierno è spesso carente: lo S-T-I-L-E.
Perché in fondo altro non sarebbe che un videogioco di strategia "alla Warcraft", per intederci.
Solo che qui viene simulato qualcosa di fortemente surreale. La prima cosa che ci viene in mente guardando le lande di Darwinia è Tron.

___Come fa Darwinia a sembrare "vivo"? Grazie al sonoro.
E' un continuo pulsare a metà tra l'organico e il sintetico.
L'atmosfera è cupa e poetica al tempo stesso, e ci riporta all'immaginario degli anni'80 in cui i computer erano ancora "macchine misteriose".
Infatti in Darwinia non ci vengono fornite troppe indicazioni, solo quelle essenziali, in linea con lo stile generale del gioco.

___Si potrebbe dire che a volte l'azione è lenta, eppure osservare questi esserini in movimento o le loro anime salire lentamente ma inesorabilmente verso il cielo diventa un'esperienza poetica in un teatro tanto minimalista quanto carismatico.

___Lo direste poi che Darwinia è un gioco ironico?
Provatelo e ve ne accorgerete.

___Anzi, COMPRATELO, perché il futuro dei videogiochi non lo fanno il Bittanti e suoi compari, ma i video-giocatori che saranno in grado di sborsare i dindi per promuovere stile, creatività e nuove esperienze.

__Datemi retta, raga'.

Wikipedia e "i giochini"

___Alura, su Wikipedia Italia (e solo nella nostra lingua, mi risulta) figurano in homepage diverse sezioni.
Mettiamo a confronto queste due categorie:

ARTE, LETTERATURA, LINGUE, MUSICA
Architettura · Arte · Cinema · Danza · Design · Fotografia · Fumetto · Letteratura · Linguistica · Musica · Pittura · Scultura · Teatro

HOBBY E SOCIETA'
Bricolage · Collezionismo ·Cucina ·Giardinaggio · Giochi · Giornalismo · Hobby · Internet · Media ·Spettacolo · Sport · Televisione · Turismo · VIDEOGIOCHI
E traetene le conclusioni.

___Videogiochi a parte, è proprio la categoria "hobby e società" che mette insieme un oggetto di studio profondo e sempre attuale come la società nella stessa categoria degli hobby.
E lo mette pure in secondo piano.

___La vogliamo fare una bella petizione?

Shinobi III: grande esperienza

___In questi giorni mi sto sollazzando con la Sega Megadrive Collection per PSP, ovverosia 27 giochi a 29 euro, tra cui cose decisamente mitiche come
Shinobi III: The Return of the Ninja Master.
___Questo giochillo è uscito nel '93, anche se per il '92 era già pronto. I programmatori si sono presi un anno per metterci tutti i fronzoli necessari e direi che la cosa si vede.

___Sono bei momenti quelli che si vivono in Shinobi III, le musiche sono fantastiche così come le ambientazioni.
Ma il bello sta nel fatto che è STRAGIOCABILE, il ninja ha un sacco di mossette a disposizione: salta tra i muri, si arrampica sul soffitto, tira calci volanti, fa il doppio salto carpiato, ha quattro magie diverse, oltre a sparare i classici shuriken (che in realtà qui sono pugnaletti).

___Non sarà bastardo come l'originale uscito in sala giochi nell'87, ma poco ci manca (se giocato a livello normal) visti i numerosi punti di caduta nel vuoto con conseguente ed istantanea perdita di vita.
___Io l'ho appena finito (ma in questa collection salvi e carichi dove e quando vuoi, troppo facile!), e ve lo raccomando caldamente. Ai tempi avevo il Megadrive, in questi ultimi anni lo avevo provato su emulatore ma come alcuni altri titoli non mi sconfifferava troppo sullo schermo del PC.

___Evviva le collection, chevvidevodire.

Piessetré al lancio? Ma per piacere...

___Ah giusto, che il 23 marzo (compleanno di mio fratello, guarda caso) esce la PleistescionTre.
Qualcuno la comprerà subito, altri (50.000 in Italia) l'hanno già prenotata. Come? Tu che stai leggendo, proprio tu vuoi comprare la PS3 AL LANCIO??
NUOOOOOOOooooooo....!!!!

____Fate qualunque altra cosa con 600 euro, piuttosto seguite i consigli di Neko, ma NON comprate la PS3 al lancio, lo dico per il vostro bene.
Non lasciatevi incantare da certe riviste di Videogiochi (chissà perché, mi è sfuggita la maiuscola) che dicono di comprarla ora perché è "un mostro sofisticato a un prezzo adeguato" (aggiungi: "mi sono quasi dissanguato").

___Si sanno come vanno certe cose. Quando i giochi veramente "nuovi" arriveranno sugli scaffali, ecco che magicamente il prezzo della console sarà ribassato di almeno un centone.
E poi le prime macchine hanno sempre difettucci di qualche tipo.
Oddio, può essere che chi vuole la PS3 subito faccia un altro tipo di ragionamento.
Ma un mio amico negoziante di videogames, con il suo tono da uomo di mondo mi fa: "Non è neanche un ragionamento".

___Effettivamente.

Come portarsi sfiga da soli

Ebbene sì,
si sa che il primo post di un blog porta una sfiga marcia, ma del resto un post di prova lo si deve fare per personalizzare-testare-eccetera.
A proposito, avete visto che tamarre le skin gentilmente offerte dalla ditta Blogger(TM)?

Dimenticavo, questo blog parlerà dei Giochini(TM) detti volgarmente videogiuochi e molto altro ancora.
Per il momento direi che basta.