Final Fantasy VII: epopea trascendentale

___E' dura ricordare Final Fantasy VII.
Per vari motivi.

___Un po' perché ci si sbavava sopra da parecchio. Megakolossal ruolistico nipponico, serie storica, prima volta su cd-rom, poligoni, grafica renderizzata, immaginario cyberpunk. Ci si sbavava insomma, e non usciva mai.

___Si diceva che avrebbero censurato di qua e di là. E intanto si sbavava. Ti facevano vedere gli screen di Midgar. E tu sbavavi. Ti mostravano Cloud Strife su un motorone megalitico e uno spadone più grande di lui. Poi un compare massiccio con un braccio bionico. Poi una tizia con ghiandole mammarie spropositate. E allora la salivazione si azzerava, per poi riprendere copiosa sulle pagine patinate della rivista preferita.

___All'improvviso uscì la versione USA (almeno per me, che avevo solo vaghe informazioni cartacee), e di botto un amico di mio fratello (sì, lo stesso di Xenogears) se lo era fatto procurare masterizzato. Io non lo vidi, ma mio fratello, allora tredicenne, mi raccontava di questo & quello, dei combattimenti, del materia system, di Sephiroth: io non capivo molto, ma a furia di sbavare mi stavo disidratando.

___Finalmente arrivò il momento in cui lo trovai in un negozio di elettrodomestici, versione PAL. Mi ricorderò sempre che il commesso mi disse che il gioco era in inglese. Mi ricorderò sempre che gli risposi "basta che non sia in giapponese", reduce da trascorsi di sedicibittiana memoria.

___E che dire poi? Chiudiamo un occhio sulla lentezza della versione PAL e diciamo che Final Fantasy VII trascende, e manco si sa bene cosa, come e perché. Sì, si può anche fare un discorsetto razionale, ma non gli renderebbe certo giustizia.
E poi qui c'è spazio per una sola parola, sperando di azzeccare quella giusta: Epopea.

___Io sono convinto che quando i creatori di un'opera sono totalmente motivati ed entusiasti del proprio lavoro riescono sempre ad infondere la stessa passione ed emozione allo spettatore.

___E visto che in un videogame non siamo solo spettatori, ma anche protagonisti, il coinvolgimento a volte sa arrivare a livelli inimmaginabili.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

E' veramente frustrante notare come tutti abbiano apprezzato FF VII e io non ci sia assolutamente riuscito...

Molto frustrante...

Gabriele Riva ha detto...

Mamma quanto ci misi a finirlo.... mi si corruppe il calvataggio nel dungeon innevato e dovetti ricominciare da capo...

Anonimo ha detto...

Ricordo che presi la versione pc.. quando lo finii mesi dopo rimasi senza parole.. ripercorsi per giorni tutte le varie vicissitudini di Cloud & co. nella mia mente, come se avessi partecipato alla più fantastica delle avventure.
Semplicemente insuperabile.

Mars

Giulio "Radical Dreamer" Palermo ha detto...

Final Fantasy VII ci ha distrutti tutti, per riportarci a nuova vita.
Era ben più che un videogioco.
Era una presa di coscienza.

Anonimo ha detto...

Io non vissi il periodo precedente alla sua uscita, quando lo ebbi(quasi mandatomi dal destino, nelle membra di un compagno di scuola che me lo offrì in prestito)stava per esordire il suo successore, ma non mi importava.Avevo 11-12 anni e la mia vita stava per cambiare.Non è un'esagerazione, esiste per me un prima e dopo, prima l'infanzia spensierata, dopo una coscienza artistica formata, un io diverso.Tutto in un semplice videogame, impressosi in me in maniera indelebile, ed oggi ripetutamente violentato dall'ignoranza di chi ha preso il posto dei suoi creatori-

Chrono256 ha detto...

Ultimo anonimo, sei una specie di alter ego di Radical, o che altro? :D

Anonimo ha detto...

No, semplicemente uno che non si ricorda con che account si era iscritto a Google!

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e